Viaggio in un paese che solo da pochissimo è di nuovo accessibile ai viaggiatori. Un itinerario dunque per pionieri curiosi di scoprire un Africa dai mille volti: dai ponti di liane alle cattedrali, dalle maschere alle danze iniziatiche, dalle scimmie sacre ai reami dell’oro, dalle società di cacciatori allo skyline di Abidjan, dalle infinite piantagioni di cacao, alle lagune verdeggianti che invitano al relax. Un viaggio che ogni giorno vi regalerà delle sorprese, e soprattutto vi offrirà la partecipazioni ad autentiche feste tribali vibranti e colorate.
Partenze garantite Min 2 – Max 16 partecipanti
Partenze in esclusiva su richiesta
Partenza dall’Italia per Abidjan con voli di linea, secondo disponibilità (costo del trasporto aereo non incluso nella quota base). Arrivo ad Abidjan, incontro con la guida all’uscita dell’aeroporto e trasferimento in Hotel. Tempo libero per un po’ di relax. Pasti liberi. Sistemazione all’Hotel Azalai o similare (camere con bagno privato e a/c. Piscina) Pernottamento.
Se osservato aldilà della laguna, “il plateau” cresce vorticosamente verso l’alto con grandi palazzi moderni e grattacieli, piuttosto che svilupparsi in orizzontale come ogni altro centro africano. La terra a disposizione e’ poca e contesa alle acque della laguna Ebrié. La stazione lagunare con l’ interminabile fila di persone in attesa di un battello a occidente e la silhouette stupefacente della cattedrale di San Pietro e Paolo ad oriente, delimitano i confini della “city”. Al panorama sembrerebbe mancare solo la statua della libertà. Ma siamo in Africa Nera e non a Manhattan! La visita comincia con una breve escursione in battello per offrire un sguardo sul plateau dalle acque della laguna…. Dal vivacissimo mercato di Treichville passiamo alla tranquilla Cocody, elegante quartiere residenziale con la Presidenza e le bianche costruzioni coloniali
Ci spostiamo nel nuovo quartiere di Youpugon. Non lontano dalla foresta di Bancò e dai Fanico, i celebri lavandai. Trasferimento all’aeroporto e pic-nic prima del volo interno per Bouake. Arrivo e trasferimento in hotel. Sistemazione all’ Hotel Mon Afrik o similare (camere con bagno privato e a/c. Piscina)
In mattinata incontro con i Baulé, una popolazione di stirpe Akan proveniente dal Ghana. I Baulé hanno mantenuto in comune con i cugini Ashanti una profonda gerarchia sociale allargando le proprie tradizioni culturali prendendo spunto dalle popolazioni autoctone vicine. La loro ricca produzione artigianale riassume queste differenze: finissime statue che rappresentano il mondo degli spiriti, pulegge scolpite sui telai dei tessitori e l’uso di maschere. Visiteremo villaggi ancora oggi dediti a questa ricca produzione di artigianato. Assisteremo alla danza delle maschere Goli che viene eseguita come intrattenimento e durante il funerale di personaggi di alto lignaggio. La maschera in legno Goli a forma di disco “lunare” è sormontata da due corna. Nel pomeriggio trasferimento verso nord. Lasceremo la strada principale per imboccare una pista che ci condurrà all’antica città di Kong.
Il paesaggio cambierà: Kong è situata nella regione sub-Sahariana /area del Sahel, una savana con alberi quali il baobab. Si dice che Kong è all’origine dell’area del gruppo etnico Mandè, mercanti conosciuti in Africa Occidentale con il nome di Diola. Questi trasformarono Kong in importante centro del commercio tra le carovane di sale e altre merci provenienti dal Sahara e le foreste del sud che esportavano noci di cola, schiavi e oro. La moschea di Kong è il miglior esempio di architettura tradizionale Sudanese in Costa d’Avorio. Sistemazione all’ Auberge de Kong, o similare (camere con bagno privato e a/c).
Ci dirigiamo verso Ferkessedougou principale snodo verso Mali e Burkina Faso.
Il suo sviluppo iniziò nel 1895 quando venne completata la prima parte della ferrovia Abidjan-Niger e Ferkessedougou ne divenne il terminal meridionale. Oggi la città è conosciuta per il commercio degli zebu e il suo mercato merita certamente una sosta. Da qui ci dirigiamo verso uno sperduto villaggio per assistere all’inizio della fusione del ferro. Si tratta dell’unico esempio di metallurgia tradizionale ancora in uso in Africa e che ci riporterà ai tempi dell’Età del ferro. Il minerale di ferro proviene da miniere con pozzi profondi e viene macinato manualmente. Il forno tradizionale realizzato con mattoni di fango, prima di essere acceso viene caricato con strati di carbonella alternate a minerale di ferro. A questo punto possiamo allontanarci fino al mattino successivo, quando il materiale avrà raggiunto il punto di fusione. Le tecniche di fusione del ferro sono tenute segrete e vengono rivelate solo ai membri iniziati. Solo i nati all’interno di una famiglia di fabbri potrà conoscere i segreti di questa antica lavorazione e dopo lungo apprendistato diventare a sua volta fabbro. I fabbri sono temuti come persone che possiedono oscuri poteri magici , in contatto con gli spiriti maligni capaci di trasformare le pietre in ferro , di renderlo liquido e nuovamente solido in una forma diversa. Padroni del fuoco , capaci di dialogare con gli spiriti della terra, i fabbri usano i loro potenti martelli come misteriose percussioni. Sono una casta potente e temuta. Per questo motivo spesso sono obbligati a vivere fuori dal villaggio. La fabbricazione di armi e utensili in ferro permise il successo nelle guerre, una maggiore efficienza nella caccia e lo sviluppo dell’agricoltura per lo sviluppo di grandi centri urbani. In serata arrivo al nostro hotel di Korhogo dove passeremo due notti. Sistemazione all’ Hotel Olympe o similare (camere con bagno privato e a/c. Piscina).
In mattinata ritorno al villaggio per assistere al risultato della fusione. La base sigillata del forno verrà rotta per estrarre il ferro contenuto nella roccia. Il fabbro macinerà parte del ferro e successivamente con l’aiuto di un mantice scalderà la polvere di metallo finché si fonderà all’interno di uno stampo. In seguito il metallo verrà nuovamente scaldato e martellato in una forgia per ottenere la forma richiesta . Alla fine di questo processo avremo assistito alla creazione di un oggetto in ferro, dall’estrazione del metallo fino alla fusione e lavorazione finale. La metallurgia tradizionale è un raro esempio di tecnologia tribale e si riteneva fosse scomparsa da oltre ottant’anni , fino alla scoperta di questo villaggio. Korhogo e’ un passaggio obbligatorio per il viaggiatore che attraversa le regioni settentrionali del paese. La sua storia risale al XIII sec. ed e’ la capitale del popolo Senoufo, un etnia che ha prodotto i maggiori capolavori dell’arte Africana e che vive ancora nel rispetto delle sue antiche tradizioni culturali. Tra questo popolo si annoverano abili scultori, tessitori, pittori e fabbri. Visiteremo i loro villaggi che mantengono ancora oggi i segreti della propria produzione artigianale. Nei villaggi potremo ammirare i massicci granai in argilla e le case sacre con i bassorilievi colorati. I Senoufo sono celebri anche per i loro complessi riti iniziatici. L’iniziazione dei ragazzi e’ chiamata Poro e si distribuisce su 21 anni. Consiste nell’apprendimento dei segreti sociali e religiosi che contraddistinguono un vero Senoufo, il superamento di alcune prove e l’esibizione in danze mascherate. Tra queste ultime la più spettacolare e’ quella del Boloy, o danza della pantera, celebrata dai ragazzi di ritorno da un periodo d’ isolamento nella foresta sacra, a cui potremo assistere la sera presso un villaggio. La stagione secca e’ anche il momento dei grandi funerali che rappresentano momenti di ritrovo famigliare e di celebrazione della morte e della vita. Se in programma parteciperemo ad una di queste celebrazioni cariche d’atmosfera. Ritorno in Hotel. Sistemazione all’ Hotel Olympe o similare (camere con bagno privato e a/c. Piscina).
Abbandoniamo la strada principale per scoprire il villaggio di Niofoin ed i suoi granai d’argilla decorati con simboli in bassorilievo, ammireremo anche la casa sacra dall’alto tetto a cono che presenta dipinti ed oggetti sacri dedicati ai culti animistici, ancora oggi praticati dai Senufo. In seguito incontreremo gli inconfondibili nomadi Fulani. Cappelli appuntiti, bastone a tracolla, sguardi fieri, una semplice borraccia intorno al collo, un machete tra le mani e sandali ai piedi. Questi nomadi non sembrano aver bisogno di nient’altro nel loro peregrinare alla ricerca d’acqua e pascoli per le loro mandrie. Sembrano venire dal nulla e dirigersi in altrettanti luoghi misteriosi. Sono i veri signori di queste lande sconfinate, abituati a resistere ed a godersi le semplici gioie del vivere in mezzo alla natura. Visiteremo alcuni loro villaggi dove principalmente incontreremo donne e bambini. Le donne ci accoglieranno in bellissimi tessuti colorati, al collo ed intrecciati nei capelli diversi bijoux: ambre del baltico, perle di boemia, antiche murrine veneziane si mischiano a pietre, bottoni e paccottiglie di plastica riversate sul mercato dai cinesi. Monili tutti diversi tra loro, ognuno con una storia e una provenienza diversa e lontana, proprio come le donne che le indossano, abituate a vivere di una transumanza quasi continua. Saremo i benvenuti a curiosare all’interno delle loro capanne tra i sorrisi maliziosi, vecchie foto di famiglia, regali di dote e meravigliose calebasse decorate… Nel tardo pomeriggio assisteremo alla danza delle “giovani vergini”, chiamata Ngoro e che fa parte della iniziazione Poro eseguita dai Senufo.
Sistemazione all’Hotel Le Paysan o similare (camere con bagno privato e a/c).
Nei dintorni di Odienne vivono i Malinké, discendenti dell’antico impero del Mali. Tra i personaggi della storia di queste famiglie ricordiamo quello del guerriero Samory Touré, che proprio in queste regioni trovò grande sostegno contro l’avanzata dei coloni. Tra le fila dei suoi guerrieri si fecero notare i “Dozo”, la società dei cacciatori, per il coraggio dimostrato in battaglia e per il potere mistico ancora oggi tramandato nel corso di una lunga iniziazione. Per questa ragione, sebbene oggi non ci siano più battaglie da combattere, il rispetto riservato a questa casta non è diminuito. I Dozo sono considerati come una sorta di polizia locale. Degli “angeli custodi” che sorvegliano i villaggi da malintenzionati e fungono da paciere in caso di litigi, oltre ad essere considerati grandi guaritori per le conoscenze esoteriche di piante ed animali.
Incontreremo i responsabili di questa casta. Vestiti con gli abiti-feticcio in tessuto tradizionale bogolan e con il fucile coperto di amuleti, i cacciatori ci accompagneranno in un’escursione a piedi nella savana per iniziarci al potere delle piante. Con loro visiteremo un villaggio Malinké dove, al ritmo sempre più incalzante dei tam-tam, si esibiranno in danze e dimostrazioni di resistenza al fuoco e ai coltelli.
Sistemazione all’ Hotel Les Frontières o similare (camere con bagno privato e a/c. Piscina)
Giornata dedicata all’incontro con il popolo Yakuba, meglio noto come Dan.
Visiteremo villaggi costruiti sul pendio di colline e caratterizzati da grandi capanne rotonde con tetti di paglia. Alcune case sono affrescate dalle donne durante i periodi di cerimonia, mentre gli uomini si radunano sotto un’enorme capanna per riciclare rottami di ferro in fertili zappe, usando come incudine e martello pezzi di vecchie rotaie.
Al limitare del villaggio si trovano le piantagioni. Tra i rami profumati del caffé ed ai piedi di un gigantesco Iroko visiteremo una pozza sacra dove i pesci gatto sono venerati come antenati tutelari mentre, non lontano, gli echi dei tam-tam e le grida degli iniziati avvertono le maschere che è’ il momento di uscire dalla foresta sacra…la loro comparsa sarò per noi un momento di emozioni indimenticabili.
In seguito ci sposteremo verso sud. Quando in lontananza apparirà il monte Tonkpi e il caratteristico « dente » non saremo più tanto lontani dalla città di Man. La città, capoluogo delle popolazioni We e Guéré, si sviluppa ai piedi di 18 verdissime montagne.
Sistemazione all’ Hotel Les Cascades o similare (camere con bagno privato e a/c. Piscina)
La foresta fra la costa d’Avorio e la Liberia è famosa per i suoi grandi ponti di Liane. Per le popolazioni locali l’origine di questi ponti è avvolta nel mistero. Sono costruiti da giovani iniziati, segretamente e nel corso di una sola notte! Attraversarli non presenta grandi difficoltà se si rispettano i tabù imposti dalla tradizione, a meno che non si trasportino pesanti bagagli sulla testa e un bebé legato alla schiena, come fanno le ragazze del posto!
Nel pomeriggio breve escursione nella foresta delle scimmie sacre di Gbepleu, depositarie del significato del nome di Man. In Costa d’Avorio dietro ogni città, quartiere o villaggio si celano le foreste sacre. Luogo di passaggio tra il mondo umano ed un altrove magico, sono i luoghi in cui i giovani vengono iniziati ai segreti sociali e spirituali dagli anziani anche attraverso l’uso di maschere, conservate segretamente ai piedi degli altissimi alberi.
In un piccolo villaggio a pochi kilometri di distanza, le maschere usciranno proprio dalla foresta. Nella cosmogonia del popolo Guéré esiste un Dio creatore che comunica con gli esseri umani esclusivamente attraverso dei mediatori, le maschere appunto. Durante la danza la distanza tra il mondo degli uomini ed il mondo degli spiriti viene azzerata. Si ristabilisce l’ordine cosmico , quello sociale e si compie un atto di riconoscenza agli Dei ed agli antenati.
Sistemazione all’ Hotel Les Cascades o similare ((camere con bagno privato e a/c. Piscina).
Continuiamo il nostro viaggio tra immense piantagioni di alberi da gomma, caffè e cacao, punteggiate solo da minuscoli villaggi. L’olfatto sarà deliziato dalla fragranza delle fave del Teobroma cacao, la pianta del cacao, di cui il paese e’ il primo produttore mondiale. Ci concederemo una sosta per apprendere le tecniche di coltivazione, di raccolta ed essiccazione dei semi. Azioni semplici, fatte a mano ma di vitale importanza, tanto da lasciare un impronta indelebile nell’aroma finale del cioccolato nonostante l’intervento di macchinari tecnologici di cui il paese si è munito.
Nel pomeriggio arriveremo a Yamoussoukro, “villaggio” natale di Houphouet-Boigny, primo presidente della Costa d’Avorio indipendente e dal 1983 capitale del paese.
Qui il sogno ivoriano degli anni 70 e 80 si e’ fatto realtà. Il sogno di un paese che seppur non avendo grosse ricchezze naturali riuscì a produrre ricchezza al punto da rivaleggiare in stile architettonico e dimensioni con le capitali europee.
Visiteremo la Basilica della Madonna della Pace, copia di San Pietro a Roma. I marmi e le vetrate che caratterizzano la chiesa ne fanno un monumento imperdibile della storia del paese.
Girovagando tra gli immensi boulevard per nulla trafficati del centro, tra i buchi nell’asfalto e qualche gallina in mezzo alla strada, saltano all’occhio altri eccessi: giganteschi palazzi del governo, altissimi hotel di 14 piani, enormi scuole e persino un laghetto artificiale con tanto di caimani. Ma quello che più rimane di tutto questo riempire non e’ altro che la sensazione di vuoto per il nulla che circonda questa illusione…
Sistemazione all’ Hotel Le Président o similare (camere con bagno privato e a/c. Piscina).
Proseguiamo a sud verso Abidjan e arriviamo alla Laguna Ebriè e all’Oceano Atlantico.
La città di Grand Bassam edificata su una linea di sabbia fra lagune ed oceano ha conservato gli edifici coloniali di quando era la ricca capitale di questa colonia. Durante questi anni, vista la prossimità con la capitale, si e’ trasformata in luogo di villeggiatura marittima degli abidjanesi.
La città offre un’atmosfera particolare, grazie ai grandi e calmi viali ombreggiati da alti alberi, enormi bouganvillea e begli edifici coloniali. Il vecchio edificio delle Poste è un gioiello dell’architettura francese coloniale. Il Museo del Costume nell’ex Palazzo del Governatore è un bell’edificio con la sua grande scala esterna. La collezione unica di costumi tribali, maschere, ornamenti e fotografie d’epoca , ci regalerà uno sguardo interessante sulla storia e la cultura del Paese.
Raggiungeremo Abidjan. Disponibilità di alcune camere in day-use e ultimo trasferimento all’aeroporto per il vostro volo di rientro.
Day-use camere disponibili presso Hotel Onomo
Arrivo all’aeroporto di destinazione.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Min 6 partecipanti | Min 2 partecipanti | ||
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Doppia | Supplemento singola | Doppia | Supplemento singola | |
Dal 2 marzo 2019 al 28 dicembre 2019 | € 2.415 | € 495 | € 3.060 | € 495 |
Note
Date 2019:
ESTENSIONE SU RICHIESTA
A meno di un’ora di auto da Abidjan, il Coucoue Lodge è situato tra la selvaggia spiaggia di Assinie Mafia e la Aby lagoon, soggiornarci è il miglior modo per terminare il viaggio in Costa d’Avorio godendo della spiaggia, piscina, golf, tennis, escursioni in fuoribordo oppure ….. un po’ di meritato relax.
Confortevoli bungalows, cucina internazionale, 2 ristoranti, 2 piscine, trasferimenti gratuiti in barca dalla spiaggia privata alla striscia di sabbia tra oceano e laguna .
Quotazione su richiesta.
HOTEL PREVISTI (o similari)
Importante:
NOTA: E’ importante uno spiccato spirito di adattamento, le sistemazioni alberghiere sono lontane dagli standard europei e i pasti possono essere ripetitivi, seppure di qualità soddisfacente. Le strade possono essere in cattive condizioni con numerose buche o dislivelli. La connessione wifi è difficoltosa e disponibile solo nelle strutture alberghiere, a volte sporadica. Si consiglia un abbigliamento comodo, di colore chiaro, pantaloni lunghi e camicie-maglie con maniche lunghe per prevenire la puntura di insetti; cappello, occhiali da sole, crema solare, repellenti per le zanzare.
La quota comprende
La quota non comprende
Gaf