Localizzato proprio nella parte centrale del Sahara, il Chad è il paese più sconosciuto e isolato del grande deserto africano. Il viaggio è una vera e propria spedizione con tutti i pernottamenti in tenda attraverso un mondo minerale con una varietà straordinaria di ambienti e situazioni.
Partenza con volo di linea con scalo e arrivo a N’Djamena. Incontro con i nostri rappresentanti locali e trasferimento all’hotel Mercure o similare . Pernottamento.
Dopo la Prima colazione , incontro con le guide del viaggio . Partenza con i fuoristrada prenotati . Si percorre la strada asfaltata che conduce verso Abechè attraversando la regione del Guerà, caratterizzata da picchi granitici e sede di alcuni dei mercati più ricchi del Ciad. Si arriva al villaggio di Ab Toyour, dominato dal picco granitico conosciuto come “montagna degli avvoltoi”. Si raggiunge Abechè il capoluogo della regione del Ouaddai.
Pernottamenti in tenda.
Dopo la Prima colazione , incontro con le guide del viaggio . Partenza con i fuoristrada prenotati . Si percorre la strada asfaltata che conduce verso Abechè attraversando la regione del Guerà, caratterizzata da picchi granitici e sede di alcuni dei mercati più ricchi del Ciad. Si arriva al villaggio di Ab Toyour, dominato dal picco granitico conosciuto come “montagna degli avvoltoi”. Si raggiunge Abechè il capoluogo della regione del Ouaddai.
Pernottamenti in tenda.
Si lascia la strada asfaltata e ci dirigiamo verso Nord. Il paesaggio diventa sempre più brullo dato che lasciamo la regione del Sahel per il Sahara.
Si raggiunge il villaggio di Kalait crocevia sahariano dove si effettuano rifornimenti alimentari e di carburante. Lungo la pista si possono incontrare grossi camion strabordanti di merci e uomini. Molto interessante il mercato, luogo animato di commercio per la presenza di allevatori di cammelli, donne dalla pelle scura e dai veli multicolore che arrivano coi loro asini.
Siamo in una regione desertica abitata dalle popolazioni nomadi Tebu e allevatori seminomadi Zaghawa. Il massiccio dell’Ennedi è un immenso altopiano di arenaria di circa formatosi tra i 500 e i 300 milioni di anni fa. Prima di raggiungere le famose gole di Archei, si raggiunge il sito di Terkei dove si trovano alcune grotte con belle pitture rupestri.
La gola di Archei e la guelta sono un vero e proprio monumento naturale; chiusa da alte e verticali muraglie di roccia rossastra larghe alcune centinaia di metri all’ingresso, che si restringono a circa 20-30 metri nel punto d’acqua permanente. Nell’intera regione di Archei, immerse in un paesaggio di indimenticabile bellezza, si trovano considerevoli stazioni di pitture rupestri, celate in grotte e ripari naturali e sono considerate una delle testimonianze più importanti della preistoria; magnifiche per la loro raffinatezza ed inestimabile valore di documento della vita di uomini e animali in questa grande regione del Sahara centro meridionale.
Si lascia la strada asfaltata e ci dirigiamo verso Nord. Il paesaggio diventa sempre più brullo dato che lasciamo la regione del Sahel per il Sahara.
Si raggiunge il villaggio di Kalait crocevia sahariano dove si effettuano rifornimenti alimentari e di carburante. Lungo la pista si possono incontrare grossi camion strabordanti di merci e uomini. Molto interessante il mercato, luogo animato di commercio per la presenza di allevatori di cammelli, donne dalla pelle scura e dai veli multicolore che arrivano coi loro asini.
Siamo in una regione desertica abitata dalle popolazioni nomadi Tebu e allevatori seminomadi Zaghawa. Il massiccio dell’Ennedi è un immenso altopiano di arenaria di circa formatosi tra i 500 e i 300 milioni di anni fa. Prima di raggiungere le famose gole di Archei, si raggiunge il sito di Terkei dove si trovano alcune grotte con belle pitture rupestri.
La gola di Archei e la guelta sono un vero e proprio monumento naturale; chiusa da alte e verticali muraglie di roccia rossastra larghe alcune centinaia di metri all’ingresso, che si restringono a circa 20-30 metri nel punto d’acqua permanente. Nell’intera regione di Archei, immerse in un paesaggio di indimenticabile bellezza, si trovano considerevoli stazioni di pitture rupestri, celate in grotte e ripari naturali e sono considerate una delle testimonianze più importanti della preistoria; magnifiche per la loro raffinatezza ed inestimabile valore di documento della vita di uomini e animali in questa grande regione del Sahara centro meridionale.
Si lascia la strada asfaltata e ci dirigiamo verso Nord. Il paesaggio diventa sempre più brullo dato che lasciamo la regione del Sahel per il Sahara.
Si raggiunge il villaggio di Kalait crocevia sahariano dove si effettuano rifornimenti alimentari e di carburante. Lungo la pista si possono incontrare grossi camion strabordanti di merci e uomini. Molto interessante il mercato, luogo animato di commercio per la presenza di allevatori di cammelli, donne dalla pelle scura e dai veli multicolore che arrivano coi loro asini.
Siamo in una regione desertica abitata dalle popolazioni nomadi Tebu e allevatori seminomadi Zaghawa. Il massiccio dell’Ennedi è un immenso altopiano di arenaria di circa formatosi tra i 500 e i 300 milioni di anni fa. Prima di raggiungere le famose gole di Archei, si raggiunge il sito di Terkei dove si trovano alcune grotte con belle pitture rupestri.
La gola di Archei e la guelta sono un vero e proprio monumento naturale; chiusa da alte e verticali muraglie di roccia rossastra larghe alcune centinaia di metri all’ingresso, che si restringono a circa 20-30 metri nel punto d’acqua permanente. Nell’intera regione di Archei, immerse in un paesaggio di indimenticabile bellezza, si trovano considerevoli stazioni di pitture rupestri, celate in grotte e ripari naturali e sono considerate una delle testimonianze più importanti della preistoria; magnifiche per la loro raffinatezza ed inestimabile valore di documento della vita di uomini e animali in questa grande regione del Sahara centro meridionale.
Si lascia la strada asfaltata e ci dirigiamo verso Nord. Il paesaggio diventa sempre più brullo dato che lasciamo la regione del Sahel per il Sahara.
Si raggiunge il villaggio di Kalait crocevia sahariano dove si effettuano rifornimenti alimentari e di carburante. Lungo la pista si possono incontrare grossi camion strabordanti di merci e uomini. Molto interessante il mercato, luogo animato di commercio per la presenza di allevatori di cammelli, donne dalla pelle scura e dai veli multicolore che arrivano coi loro asini.
Siamo in una regione desertica abitata dalle popolazioni nomadi Tebu e allevatori seminomadi Zaghawa. Il massiccio dell’Ennedi è un immenso altopiano di arenaria di circa formatosi tra i 500 e i 300 milioni di anni fa. Prima di raggiungere le famose gole di Archei, si raggiunge il sito di Terkei dove si trovano alcune grotte con belle pitture rupestri.
La gola di Archei e la guelta sono un vero e proprio monumento naturale; chiusa da alte e verticali muraglie di roccia rossastra larghe alcune centinaia di metri all’ingresso, che si restringono a circa 20-30 metri nel punto d’acqua permanente. Nell’intera regione di Archei, immerse in un paesaggio di indimenticabile bellezza, si trovano considerevoli stazioni di pitture rupestri, celate in grotte e ripari naturali e sono considerate una delle testimonianze più importanti della preistoria; magnifiche per la loro raffinatezza ed inestimabile valore di documento della vita di uomini e animali in questa grande regione del Sahara centro meridionale.
Si continua tra le splendide formazioni dell’Ennedi, antiche foreste di arenaria che allungano le loro ombre su tappeti di sabbia, in un cromatismo perfetto. Si raggiunge Fada, prefettura dell’Ennedi. Caratteristico villaggio sahariano costituito da case in banco riunite attorno al vecchio forte coloniale francese e al piccolo mercato. Il Terminate le formalità burocratiche, si inizia la traversata del massiccio, che ci porterà nella depressione del Murdi.
Si prosegue in direzione nord passando alcuni difficili cordoni di dune per immettersi nel Derbili, altro sistema di splendide dune a barcana. Numerosi sono i giacimenti neolitici e paleolitici qui presenti.
L’Eyo Demi ci segnala il villaggio di Demi. Questo nucleo abitato vive sull’esiguo commercio del “sale rosso cristallino”, ricavato da saline a cielo aperto con un metodo di estrazione rudimentale.
Da Demi si piega a ovest verso la falesia di Ounianga Serir, passando per Teguedei, il primo lago del sistema lacustre di Ounianga. Sempre verso ovest, si raggiungono i primi laghi dell’oasi di Ounianga Serir.
Dune gialle e arancioni che discendono sino all’acqua, rendono questo luogo uno dei più affascinanti di tutto il paesaggio sahariano. Questi specchi d’acqua, devono il loro cromatismo alla salinità delle acque ed alla natura del plancton in esse presenti.
Si continua tra le splendide formazioni dell’Ennedi, antiche foreste di arenaria che allungano le loro ombre su tappeti di sabbia, in un cromatismo perfetto. Si raggiunge Fada, prefettura dell’Ennedi. Caratteristico villaggio sahariano costituito da case in banco riunite attorno al vecchio forte coloniale francese e al piccolo mercato. Il Terminate le formalità burocratiche, si inizia la traversata del massiccio, che ci porterà nella depressione del Murdi.
Si prosegue in direzione nord passando alcuni difficili cordoni di dune per immettersi nel Derbili, altro sistema di splendide dune a barcana. Numerosi sono i giacimenti neolitici e paleolitici qui presenti.
L’Eyo Demi ci segnala il villaggio di Demi. Questo nucleo abitato vive sull’esiguo commercio del “sale rosso cristallino”, ricavato da saline a cielo aperto con un metodo di estrazione rudimentale.
Da Demi si piega a ovest verso la falesia di Ounianga Serir, passando per Teguedei, il primo lago del sistema lacustre di Ounianga. Sempre verso ovest, si raggiungono i primi laghi dell’oasi di Ounianga Serir.
Dune gialle e arancioni che discendono sino all’acqua, rendono questo luogo uno dei più affascinanti di tutto il paesaggio sahariano. Questi specchi d’acqua, devono il loro cromatismo alla salinità delle acque ed alla natura del plancton in esse presenti.
Si continua tra le splendide formazioni dell’Ennedi, antiche foreste di arenaria che allungano le loro ombre su tappeti di sabbia, in un cromatismo perfetto. Si raggiunge Fada, prefettura dell’Ennedi. Caratteristico villaggio sahariano costituito da case in banco riunite attorno al vecchio forte coloniale francese e al piccolo mercato. Il Terminate le formalità burocratiche, si inizia la traversata del massiccio, che ci porterà nella depressione del Murdi.
Si prosegue in direzione nord passando alcuni difficili cordoni di dune per immettersi nel Derbili, altro sistema di splendide dune a barcana. Numerosi sono i giacimenti neolitici e paleolitici qui presenti.
L’Eyo Demi ci segnala il villaggio di Demi. Questo nucleo abitato vive sull’esiguo commercio del “sale rosso cristallino”, ricavato da saline a cielo aperto con un metodo di estrazione rudimentale.
Da Demi si piega a ovest verso la falesia di Ounianga Serir, passando per Teguedei, il primo lago del sistema lacustre di Ounianga. Sempre verso ovest, si raggiungono i primi laghi dell’oasi di Ounianga Serir.
Dune gialle e arancioni che discendono sino all’acqua, rendono questo luogo uno dei più affascinanti di tutto il paesaggio sahariano. Questi specchi d’acqua, devono il loro cromatismo alla salinità delle acque ed alla natura del plancton in esse presenti.
Lasciati i laghi ci dirigiamo a sud e dopo aver attraversato altre dune, si costeggiano le magnifiche cattedrali arenacee di Bichagara, isola di pietra ad ovest del massiccio. Ci si immette quindi nella grande pista che ci condurrà verso Sud, passando nuovamente da Kalait per i consueti rifornimenti.
Si prosegue ora verso Ovest ed iniziano quindi le vaste distese di dune dell’Erg Djourab. L’ambiente è quasi privo di insediamenti se non le poche tende dei nomadi arabi che vivono di pastorizia e della raccolta di graminacee selvatiche, in una dimensione per noi irreale. Si raggiunge il villaggio “fantasma” di Salal, importantissimo punto d’acqua per i cammelli in questa regione. Le poche e povere case di questo abitato sono sparse tra piccole dune, talvolta nascoste dalla sabbia in sospensione dovuta al vento.
Qui ha fine la zona desertica e inizia la zona saheliana, caratterizzata da una varia e rigogliosa vegetazione.
Costituisce una zona di transizione climatica tra savana e deserto.
Si prosegue verso Sud si segue sempre il Bahr el Ghazal, il fiume delle gazzelle, antico immissario del lago Chad – il più grande bacino d’acqua dell’Africa Centrale. Attraversiamo il grosso villaggio di Moussoro e quindi a Massakori ritroviamo l’asfalto. Arrivo a N’Djamena e sistemazione all’hotel Mercure con camere in day-use. Cena libera, in serata trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Europa.
Lasciati i laghi ci dirigiamo a sud e dopo aver attraversato altre dune, si costeggiano le magnifiche cattedrali arenacee di Bichagara, isola di pietra ad ovest del massiccio. Ci si immette quindi nella grande pista che ci condurrà verso Sud, passando nuovamente da Kalait per i consueti rifornimenti.
Si prosegue ora verso Ovest ed iniziano quindi le vaste distese di dune dell’Erg Djourab. L’ambiente è quasi privo di insediamenti se non le poche tende dei nomadi arabi che vivono di pastorizia e della raccolta di graminacee selvatiche, in una dimensione per noi irreale. Si raggiunge il villaggio “fantasma” di Salal, importantissimo punto d’acqua per i cammelli in questa regione. Le poche e povere case di questo abitato sono sparse tra piccole dune, talvolta nascoste dalla sabbia in sospensione dovuta al vento.
Qui ha fine la zona desertica e inizia la zona saheliana, caratterizzata da una varia e rigogliosa vegetazione.
Costituisce una zona di transizione climatica tra savana e deserto.
Si prosegue verso Sud si segue sempre il Bahr el Ghazal, il fiume delle gazzelle, antico immissario del lago Chad – il più grande bacino d’acqua dell’Africa Centrale. Attraversiamo il grosso villaggio di Moussoro e quindi a Massakori ritroviamo l’asfalto. Arrivo a N’Djamena e sistemazione all’hotel Mercure con camere in day-use. Cena libera, in serata trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Europa.
Lasciati i laghi ci dirigiamo a sud e dopo aver attraversato altre dune, si costeggiano le magnifiche cattedrali arenacee di Bichagara, isola di pietra ad ovest del massiccio. Ci si immette quindi nella grande pista che ci condurrà verso Sud, passando nuovamente da Kalait per i consueti rifornimenti.
Si prosegue ora verso Ovest ed iniziano quindi le vaste distese di dune dell’Erg Djourab. L’ambiente è quasi privo di insediamenti se non le poche tende dei nomadi arabi che vivono di pastorizia e della raccolta di graminacee selvatiche, in una dimensione per noi irreale. Si raggiunge il villaggio “fantasma” di Salal, importantissimo punto d’acqua per i cammelli in questa regione. Le poche e povere case di questo abitato sono sparse tra piccole dune, talvolta nascoste dalla sabbia in sospensione dovuta al vento.
Qui ha fine la zona desertica e inizia la zona saheliana, caratterizzata da una varia e rigogliosa vegetazione.
Costituisce una zona di transizione climatica tra savana e deserto.
Si prosegue verso Sud si segue sempre il Bahr el Ghazal, il fiume delle gazzelle, antico immissario del lago Chad – il più grande bacino d’acqua dell’Africa Centrale. Attraversiamo il grosso villaggio di Moussoro e quindi a Massakori ritroviamo l’asfalto. Arrivo a N’Djamena e sistemazione all’hotel Mercure con camere in day-use. Cena libera, in serata trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Europa.
Lasciati i laghi ci dirigiamo a sud e dopo aver attraversato altre dune, si costeggiano le magnifiche cattedrali arenacee di Bichagara, isola di pietra ad ovest del massiccio. Ci si immette quindi nella grande pista che ci condurrà verso Sud, passando nuovamente da Kalait per i consueti rifornimenti.
Si prosegue ora verso Ovest ed iniziano quindi le vaste distese di dune dell’Erg Djourab. L’ambiente è quasi privo di insediamenti se non le poche tende dei nomadi arabi che vivono di pastorizia e della raccolta di graminacee selvatiche, in una dimensione per noi irreale. Si raggiunge il villaggio “fantasma” di Salal, importantissimo punto d’acqua per i cammelli in questa regione. Le poche e povere case di questo abitato sono sparse tra piccole dune, talvolta nascoste dalla sabbia in sospensione dovuta al vento.
Qui ha fine la zona desertica e inizia la zona saheliana, caratterizzata da una varia e rigogliosa vegetazione.
Costituisce una zona di transizione climatica tra savana e deserto.
Si prosegue verso Sud si segue sempre il Bahr el Ghazal, il fiume delle gazzelle, antico immissario del lago Chad – il più grande bacino d’acqua dell’Africa Centrale. Attraversiamo il grosso villaggio di Moussoro e quindi a Massakori ritroviamo l’asfalto. Arrivo a N’Djamena e sistemazione all’hotel Mercure con camere in day-use. Cena libera, in serata trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Europa.
Lasciati i laghi ci dirigiamo a sud e dopo aver attraversato altre dune, si costeggiano le magnifiche cattedrali arenacee di Bichagara, isola di pietra ad ovest del massiccio. Ci si immette quindi nella grande pista che ci condurrà verso Sud, passando nuovamente da Kalait per i consueti rifornimenti.
Si prosegue ora verso Ovest ed iniziano quindi le vaste distese di dune dell’Erg Djourab. L’ambiente è quasi privo di insediamenti se non le poche tende dei nomadi arabi che vivono di pastorizia e della raccolta di graminacee selvatiche, in una dimensione per noi irreale. Si raggiunge il villaggio “fantasma” di Salal, importantissimo punto d’acqua per i cammelli in questa regione. Le poche e povere case di questo abitato sono sparse tra piccole dune, talvolta nascoste dalla sabbia in sospensione dovuta al vento.
Qui ha fine la zona desertica e inizia la zona saheliana, caratterizzata da una varia e rigogliosa vegetazione.
Costituisce una zona di transizione climatica tra savana e deserto.
Si prosegue verso Sud si segue sempre il Bahr el Ghazal, il fiume delle gazzelle, antico immissario del lago Chad – il più grande bacino d’acqua dell’Africa Centrale. Attraversiamo il grosso villaggio di Moussoro e quindi a Massakori ritroviamo l’asfalto. Arrivo a N’Djamena e sistemazione all’hotel Mercure con camere in day-use. Cena libera, in serata trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Europa.
Arrivo in Italia .
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Doppia | Supplemento singola |
---|---|---|
Dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 | € 3.790 | € 185 |
Note
(B/L/D): B = colazione; L = pranzo; D = cena
Quote individuali di partecipazione 2018 minimo 8 partecipanti
La quota comprende
La quota non comprende
GW