Pablo Neruda (1904/1973) è considerato uno dei più grandi scrittori della Letteratura contemporanea dell’America latina. Nel 1971 vince il Premio Nobel per la sua opera straordinaria dove attraverso una lirica innovativa e profondissima, tocca i temi più disparati: l’amore, il dolore, i paesaggi e la natura del Cile, la lotta politica e sociale, la speranza in un futuro migliore. La sua vita è ricchissima di eventi, amori, esperienze e spostamenti: è console cileno a Buenos Aires e poi a Madrid, fino allo scoppio della guerra civile dove patteggia per la Repubblica, si reca a Parigi, è console in Messico, viaggia in Unione Sovietica, Polonia, Ungheria e Italia. Tra le opere più famose si ricordano “Crepuscolario” la sua prima pubblicazione, “Residenza sulla terra”, “I versi del Capitano”, “Cento sonetti d’amore”, “Canto generale”, “Splendore e morte di Joaquin Murieta” il dramma composto in Italia ed il libro di memorie “Confesso che ho vissuto”. Il suo ricordo è ancora tuttora vivissimo in Cile ed è notizia recentissima la riapertura del caso sulla sua morte, ancora in discussione se dovuta a cause naturali o se il Poeta sia stato assassinato per il suo impegno politico e per la sua opposizione al regime di Pinochet.
Partenza con volo di linea intercontinentale. Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo, ritiro dell’auto a noleggio e partenza per Valparaíso. Arrivo e sistemazione all’Hotel Boutique Terranostra**** o similare. Pernottamento.
“le vette di Valparaiso decisero di scrollarsi di dosso i loro uomini, di scacciare dall’alto le case e farle vacillare sull’orlo dei burroni che l’argilla tinge di rosso, e di dorato i ditali d’oro, di verde scontroso la natura silvestre. Ma le case e gli uomini si aggrapparono alle cime, si avviticchiarono, s’inchiodarono, si dannarono, si disposero in verticale, e abbarbicati con denti e unghie stavano sospesi su ogni abisso. Il porto è una contesa fra il mare e la natura sfuggente delle cordilleras. Ma nella lotta fu l’uomo a uscire vincitore. I colli e la pienezza marina formarono la città, e la resero uniforme, non come una caserma, ma con la disparità della primavera con la sua contraddizione di tinte, con la sua energia sonora. Le case divennero colori: in esse si unirono l’amaranto e il giallo, il carminio e il cobalto, il verde e il purpureo. Così Valparaiso compì la sua missione di porto vero, di vascello incagliato ma vivo, di nave con le sue bandiere al vento. Il vento dell’oceano maggiore meritava una città di bandiere.
Io ho vissuto fra questi colli aromatici e feriti. Sono colli palpitanti in cui la vita batte in infiniti sobborghi, con insondabili intrecci, come giri di conchiglia o spirali di tromba. Nella spirale ti attende una giostra arancione, un frate che scende, una bimba scalza con il viso affondato in un cocomero, un turbine di marinai e di donne, una rivendita della più ossidata ferraglia, un circo minuscolo nella cui tenda entrano solo i baffi del domatore, una scala che va alle nubi, un ascensore che sale carico di cipolle, sette asini che trasportano acqua, un carro di pompieri che torna da un incendio, una vetrina in cui accanto all’altra giacciono bottiglie di vita e morte”
Prima colazione. Giornata libera. In seguito partenza per la valle dei vini e sistemazione all’Hotel Boutique La Casona Viña Matetic. Cena e pernottamento.
Si consiglia la visita della pittoresca Valparaíso e della casa-museo La Sebastiana (chiusa il lunedì) che conserva una collezione di mappe antiche e di dipinti tra cui un ritratto di Lord Cochrane e quadro raffigurante José Miguel Carrera prima di essere fucilato. Si potranno osservare oggetti curiosi e reliquie del porto che Neruda collezionava. Proseguimento per Isla Negra e visita della casa-museo. Originariamente chiamata Las Gaviotas, ma ribattezzata dal poeta Isla Negra per il colore delle sue rocce o, forse, perché poteva isolarsi per scrivere. Il museo conserva una collezione di oggetti relazionati con il mare: repliche di velieri, conchiglie marine, bottiglie dalle svariate forme e maschere.
“Fin dal mattino il mare acquista la sua fantastica forma lievitante. Sembra di vedere ammassato un pane infinito. La schiuma sparsa, spinta dal freddo lievito della profondità è sparsa come farina. L’inverno è statico e brumoso. Al suo incanto territoriale aggiungiamo ogni giorno il fuoco del caminetto. La bianchezza delle sabbie sulla spiaggia ci offre un mondo sempre solitario, come prima che esistessero gli abitanti o i villeggianti sulla terra. Ma non si creda che io detesti le moltitudini estive. Appena arriva l’estate le ragazze si avvicinano al mare, uomini e bambini entrano nelle onde con precauzione ed escono saltando dal pericolo. Così consumano la danza millenaria dell’uomo di fronte al mare, forse il primo ballo degli esseri umani. D’inverno le case di Isla Negra vivono avvolte dall’oscurità della notte. Solo la mia si accende. A volte credo che ci sia qualcuno nella casa di fronte. Vedo una finestra illuminata. E’ solo un miraggio. Non c’è nessuno nella casa del capitano. E’ la luce della mia finestra che si riflette sulla sua.”
Prima colazione. Mattinata libera. Nel pomeriggio partenza per Santiago e rilascio dell’auto (in hotel). Sistemazione all’Hotel Cumbres Lastarria****o similare e pernottamento.
Si consiglia la visita dei vigneti e di un eventuale degustazione
“I miei bisavoli avevano le vigne. Parral, il villaggio in cui sono nato, è culla di aspri mosti. Da mio padre e dai miei zii, Don Josè Angel, Don Joel, Don Oseas e Don Amos, ho imparato a distinguere il vino pipeno da quello filtrato. Ce n’è voluto perché capissi la loro preferenza per il vino non raffinato che gocciola dalla botte, dal cuore originale e irriducibile. Come tutte le cose, a fatica sono tornato al primitivo, al vigore, dopo aver praticato il perfezionamento del gusto, assaggiato il bouquet formalista.”
Prima colazione. Mattinata dedicata alla visita di Santiago, camminata per il centro della città con visita della Cattedrale e del Palazzo del Governo “La Moneda” (ingresso non previsto) e la zona pedonale di “paseo” Ahumada. Proseguimento per la collina da dove si può godere di una magnifica vista panoramica della città di Santiago e della Cordigliera delle Ande. Nel pomeriggio visita del Museo della Memoria e della casa-museo “La Chascona”, dove si potrà osservare un interessante ritratto di Matilde dipinto da Diego Rivera, opere di pittori Cileni, una collezione di sculture di legno africane e una serie di mobili e oggetti disegnati da Piero Fornasetti.
Pernottamento.
SANTIAGO Santiago, la capitale, adagiata nella valle centrale del Paese e circondata dalle montagne della cordigliera delle Ande è il centro politico, amministrativo e culturale del Cile. A causa dei numerosi terremoti la città ha subito nel corso degli anni notevoli cambiamenti e oggi edifici storici lasciano spazio a grattacieli e moderni centri commerciali. Il cuore del centro storico si sviluppa intorno alla vivace Plaza de Armas, dove si affacciano la Cattedrale, il Correo Central, il Palazzo della Real Audencia, in passato utilizzato come governo e il Municipio. Nelle vicinanze si trovano il Paseo Ahumada, la via commerciale pedonale piena di negozi, bar e ristoranti, il Palacio de la Moneda, in stile neoclassico progettato nel 1785, il Palazzo Cousiño appartenente alla famiglia Cousiño-Goyenechea, tra le più facoltose dell’epoca e il Teatro Municipale, un vero gioiello architettonico. Da non perdere la visita del Mercado Central, costruito alla fine dell’800, in bella struttura di ferro importata dall’Inghilterra che oggi ospita il pittoresco mercato del pesce dove si trovano ristoranti che offrono ottimi piatti. A nord, al di là del Rio Mapocho, si può raggiungere il Cerro San Cristóbal, che offre una strepitosa vista della città. Ai suoi piedi, il Barrio Bellavista è pieno di caffè, ristoranti, bar e club alla moda e ospita La Chascona, la casa-museo del poeta Pablo Neruda. Il frizzante e mondano quartiere di Lastarria è un’oasi nascosta nel centro della città, con ristoranti, teatri, gallerie d’arte e boutique di designer emergenti. Nel quartiere di Barrio Italia dove si stabilirono gli artigiani immigrati nel 19° secolo, è un susseguirsi di negozi di antiquariato con bei mobili e simpatici oggetti, gallerie d’arte, bar e ristoranti tradizionali. Per gli amanti della storia e della cultura imperdibile è il Museo della Memoria e dei Diritti Umani, dedicato ai fatti accaduti durante la dittatura di Pinochet, il Museo Nazionale de Bellas Artes, che espone opere di artisti cileni tra i quali Roberto Matta e Claudio Bravo e il MAC (Museo di Arte Contemporanea) che espone fotografie, sculture e opere di artisti cileni e non solo. Negli ultimi anni, Santiago ha avuto una grande rinascita nel campo delle arti, della cultura e della vita sociale, con la comparsa di nuove gallerie d’arte dove espongono artisti emergenti, musei e ristoranti trendy, trasformandosi in una delle capitali più attraenti e vive dell’America Latina.
Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Temuco. Arrivo e trasferimento alla Riserva di Huilo Huilo, dichiarata nel 2007 Riserva della Biosfera dall’Unesco. Arrivo e sistemazione all’Hotel Montana Magica. Cena e pernottamento.
HUILO HUILO Incastonata nel cuore della foresta cilena della Patagonia e circondata dalle maestose Ande, la bio-riserva Huilo Huilo è una meravigliosa riserva a protezione della cultura e la natura locali.
Pensione completa. Giornata dedicata alla scoperta del bosco umido ammirando la caratteristica flora e fauna della riserva con escursioni giornaliere. Pernottamento.
Attenzione: le escursioni sono organizzate direttamente dall’Hotel con l’assistenza di guide locali in spagnolo/inglese. L’ordine delle escursioni può subire variazioni e saranno riconfermate in loco.
“…sotto i vulcani, accanto ai ghiacci, fra i grandi laghi, il fragrante, il silenzioso, lo scarmigliato bosco cileno… i piedi affondano nel fogliame morto, un ramo si spezza, i giganteschi rauli innalzano la loro increspata statura, un uccello della selva glaciale sfreccia, batte le ali, si posa all’ombra dei rami. E poi dal suo nascondiglio suona come un oboe…mi entra dalle narici all’anima il profumo selvaggio dell’alloro, il profumo oscuro del boldo…il cipresso delle Guaitecas m’impedisce il passaggio…è un mondo verticale: una nazione di uccelli, una moltitudine di foglie…inciampo in una pietra, rovisto nella cavità aperta, un immenso ragno dalla chioma rossa mi guarda con occhi fissi, immobile, grande come un granchio. Un caraboto dorato sprigiona il suo metifico odore mentre scompare come un lampo il suo splendente arcobaleno…camminando, attraverso un bosco di felci molto più alte di me: mi lasciano cadere in viso sessanta lacrime dei loro verdi occhi freddi, e al mio passaggio i loro ventagli tremolanti, oscillano a lungo…un troco marcio: un tesoro!…funghi neri e azzurri gli hanno dato orecchie, rosse piante parassite l’hanno colmato di rubini, altre piante indolenti gli hanno prestato le loro barbe e dalle sue fradice viscere sbuca, veloce, una biscia, come un’emanazione, quasi che dal tronco morto fuggisse l’anima…più lontano ogni albero si è separato dai suoi simili…si ergono sul tappeto della foresta segreta, e il fogliame di ogni chioma, lineare, increspato, ramificato, lanceolato, ha uno stile differente, come fosse tagliato da una forbice dai movimenti infiniti…un burrone; sullo sfondo, l’acqua trasparente scorre sul granito e sul diaspro…una farfalla pura come un limone vola, danzando fra l’acqua e la luce…al mio fianco con le loro testoline gialle mi salutano le infinite calceolarie…in alto, come gocce arteriali della selva magica oscillano vibrando i copihue rossi…il copihue rosso è il fiore del sangue, il copihue bianco è il fiore della neve…in un tremito di foglie la velocità di una volpe ha attraversato il silenzio, ma il silenzio è la legge di questi fogliami…appena il grido confuso di un animale lontano…l’intersezione penetrante di un uccello nascosto…l’universo vegetale sussurra appena finché un uragano non mette in azione tutta la musica terrestre. Chi non conosce il bosco cileno, non conosce questo pianeta. Da quelle terre, da quel fango, da quel silenzio, io sono uscito ad andare a cantare per il mondo.”
Prima colazione. Trasferimento all’aeroporto di Temuco.Partenza con volo di linea per Santiago. Arrivo, trasferimento e sistemazione all’Hotel Cumbres Lastarria**** o similare. Pernottamento.
Prima colazione. Trasferimento all’aeroporto di Santiago. Partenza con volo di linea intercontinentale. Pasti e pernottamento a bordo.
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